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BRIGANTAGGIO E RISORGIMENTO, IL 5 FEBBRAIO SE NE PARLA A TORREMAGGIORE

Il cap. Alessandro Romano relazionerà sul tema Risorgimento e Brigantaggio post unitario il prossimo 5 febbraio presso il Liceo Classico N. Fiani diTorremaggiore alle ore 10.30.
Il Capitano Romano è il presidente del Movimento Nazionale Neoborbornico secondo il quale: “Il brigantaggio, quale fenomeno sociale post unitario, è nato come forma di resistenza. Resistenza ad un invasore, perchè tale fu il governo sabaudo nei confronti del Regno delle due Sicilie. Non esisteva un sentimento di unità nazionale, non esisteva un’esigenza contingente avvertita sia dal nord che dal sud, non esisteva un sentire comune che giustificasse la cosiddetta “liberazione” di un territorio che nel momento stesso in cui vide affacciarsi i piemontesi avvertì lo stesso senso di invasione che fino ad allora aveva caratterizzato la storia meridionale. Sbaglia chi sostiene che esisteva un sentimento comune, sbaglia perchè la Sicilia era la sola regione a combattere una guerra contro Napoli e fu proprio sulla spinta della leva siciliana che si trovò la strada per minare il Regno delle due Sicilie nel chiaro intento di attingere alle riserve auree. La storia dell’unità d’Italia è fortemente macchiata del sangue di quanti non vollero piegarsi ad una logica di sfruttamento, di invasione e di sopruso. La dominazione dei Borbone non si poteva definire una condizione di vita ideale, ma non poteva e non doveva essere il trampolino per un’unificazione dei territori che ebbe il solo pretesto di trasferire le ingenti ricchezze meridionali nel nord del paese. Se da un lato il nord viveva una disperata crisi finanziaria, dall’altro lato il sud vantava riserve auree per un totale di circa 443 milioni di lire (che rapportati al numero degli abitanti corrispondeva a più del doppio degli stati europei). La crisi finanziaria del nord fu dovuta ad una politica dissennata per cui venne contratto un debito per coprire un altro debito (finanziato dal banchiere J.Rothschild). Anche la politica estera del governo piemontese incise profondamente sulle casse dello stato e lo fece a tal punto che il debito per la spedizione di Crimea fu estinto solo 50 anni più tardi. Con l’annessione il Regno di Sardegna riversò nelle casse della neonata Italia solo i suoi debiti, mentre le riserve auree del Regno delle due Sicilie servirono a dare nuova linfa vitale all’economia del nord del paese. L’economia del sud del paese fu invece definitivamente messa in ginocchio con i terreni espropriati, con la leva obbligatoria e con le tasse che in soli 3 anni dall’unità raddoppiarono. Una serie di concause che spinsero migliaia di meridionali ad emigrare in cerca di quelle condizioni di vita che ormai il sud non poteva più offrire”.

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2011, 150 ANNI DI UNITA’ D’ITALIA = ANNO ZERO DELL’UNITA’

Carissimi lettori di Capitanata.it, abbiamo caratterizzato questo finale di 2010, come testata, nella lettura attenta di quella che è la condizione del Sud alla luce delle celebrazioni dell’Unità d’Italia che cominceranno con l’avvento del nuovo anno.

Abbiamo provato a scrivere qualcosa di nostro e abbiamo ricevuto diversi contributi sia come lettere alla redazione che come commenti sul nostro blog da tutti voi, lettori attenti di questo giornale.

Cosa ne abbiamo dedotto:

Che, innanzitutto, noi meridionali non possiamo appassionarci a celebrazioni retoriche dell’Unità d’Italia ricordando solo gli “eroi” venuti dal mare o continuando a scoprire targhe e ad inaugurare monumenti a questo o quel generale dell’esercito sabaudo. Continua a leggere

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A MELFI TORNANO I BRIGANTI

E’ in corso in questi giorni a Melfi (Pz) una cinque giorni iniziata lo scorso 28 settembre dedicata al Sud e alla riflessione sull’Unità d’Italia. Giunta alla sua terza edizione “La Notte del Brigantaggio 2010” ha per tema portante quest’anno “L’unità d’Italia… fu vera gloria ?”.

Nei giorni scorsi è stata aperta una mostra fotografica sul brigantaggio e il Regno delle due Sicilie, presso “Palazzo Donadoni” a Melfi, e un’esposizione di monete del Regno Borbonico.

Ieri sera un interessante e arricchente convengo su: “Gli effetti dell’Unità d’Italia sulla economia del Sud”. Un convegno che ha aperto la strada a tante riflessioni su quella che era la realtà economica del sud all’epoca protagonnista in Europa e la realtà odierna che ci vede o ci fa mostrare come il “fardello” che il resto del Paese deve portare. Continua a leggere

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CYRANO E PETER PAN FAIR TRADE PUB

IL SOGNO
Due anni fa, cinque amici hanno condiviso un sogno: creare per i giovani di Foggia uno spazio dove si potesse stare insieme in maniera leale e solidale.

Questo sogno è divenuto realtà grazie a un finanziamento del Ministero delle Politiche Giovanili.

 Vogliamo offrire un posto dove educare alla mondialità, alla solidarietà, alla cooperazione, al rispetto, all’ecologia, alla legalità…senza tralasciare il divertimento, la buona musica, la buona lettura, il buon vino, la buona birra, il buon calcio, l’amicizia. Continua a leggere

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IL CONCERTO DI NATALE DEL CONSERVATORIO DI FOGGIA

Il Conservatorio di Musica “U. Giordano” di Foggia e l’Università degli Studi insieme per il Concerto di Natale 2009.
I Carmina Burana di Carl ORFF saranno eseguiti nel Concerto del 22 dicembre p.v alle ore 21.00 presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università.
Raffaella Rita Palumbo, soprano – Giuseppe Fabrizio, tenore – Matteo D’Apolito, baritono
Coro di Voci Bianche, Coro Giovanile, Coro Polifonico dell’Associazione Coro Dauno “U. Giordano” di Foggia, diretti dal M° Luciano Fiore
Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica di Foggia diretta dal M° Pablo Varela

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